ore 16
• Benvenuto degli organizzatori in italiano e tedesco
Ricordo di Leopoldina Luchi di Cloz che aveva sognato questa festa
Ricordo di Peter Auer F. Frank
• Benvenuto di Margarethe von Frank
in ricordo di Karl Friedrich von Frank
ore 16,30
• Interventi di:
1 Sisinio Franch: Cloz ieri e oggi
2 Hansjörg Schneider: I Frank in Baviera
3 Sindaco di Waldmünchen o suo sostituto: Waldmünchen ieri e oggi
4 Tony Frank (Nachtmann): Ministoria della ditta Nachtmann
• cena
Domenica 2/7 :
ore 9
• Interventi di:
1 Anton Matyas: Da Vielmo a Bartolomeo Franch
2 Joe Frank: Una famiglia di commercianti
3 Uta Frank: La linea baronale viennese
4 Gisela Frank: La componente artistica come costante nella storia Frank
5 Claudia Basilici Frank: La genealogia Frank: una passione, una ricerca, un mosaico, un puzzle.
• Conclusione dei lavori.
• pranzo
• Saluti.
Benvenuto degli organizzatori
Joe Frank
E’ una cosa incredibile e commovente trovarsi qui tutti quanti.
Benvenuti a tutti. Grazie a Karl v. Frank che ci ospita nel suo castello. Un saluto ed un ringraziamento particolare a sua madre, la signora Margarethe v. Frank che, con i suoi quasi 90 anni, rappresenta la persona più anziana di tutta la festa.
I numeri, provvisori per ora, sono questi:
90 persone sono elencate nella mia lista provenienti dall’Austria.
13 persone provengono dall’Italia,
12 persone dalla Baviera.
3 dalla Francia.
In totale siamo 118 persone presenti al castello.
Paolo Basilici
Grazie innanzitutto per aver aderito così numerosi all’invito. Nel bene o nel male mi sento responsabile del fatto che siamo tutti qui.
E’ una grandissima soddisfazione, per noi che l’abbiamo organizzata, dare inizio a questa festa. E’ il coronamento di un sogno a lungo coltivato e caparbiamente inseguito.
Speriamo che questi due giorni di incontri siano per voi fonte di divertimento e fruttuosi di nuove conoscenze. Spero che vi divertiate e spero anche che facciamo cose utili per continuare il lavoro di ricerca sulla storia della famiglia Frank.
Vedo tante facce nuove cui spero di dare un nome più avanti. E’ una sensazione straordinaria!
In questo momento di grande gioia il mio pensiero, e penso non solo il mio, va ad una persona molto speciale che questa sera non c’è e non potrà essere tra di noi. Sto pensando a Leopoldina di Cloz, che noi abbiamo sempre chiamato “de” Franch Luchi. Leopoldina era una persona molto speciale perché, pur nella sua vecchiaia, portata così bene d’altra parte, con quel suo modo di fare che ricordava la Vienna dell’ottocento, lei è riuscita a creare le condizioni per farci innamorare di questa ricerca. Da lei e dalle sue prime pazienti ricerche compiute presso l’archivio parrocchiale di Cloz, è partita la scintilla che ha permesso di realizzare tutto ciò che vedete.
Se questa festa si compie oggi, il merito principale va principalmente a lei. Così anziana com’era, così “démodé” se volete, lei non ha mai mosso un passo fuori da Cloz. Ciononostante è riuscita a convogliare intorno a se tante persone, ad interessarle alla cosa e a proiettarle lontano, a cercare, ad incontrarsi. Oggi lei ci guarda dal cielo e credo che sarà molto contenta di vederci qui.
C’è un’altra persona, anche questa molto speciale, che insieme a Leopoldina mi sento di ricordare. Si tratta di Peter Auer von Frank.
Peter purtroppo è morto in giovanissima età. Egli aveva portato dall’Austria in Italia l’idea di una ricerca sulla genealogia Frank, essendo egli nipote del genealologo Friedrich von Frank, colui che aveva allestito questo castello. Egli aveva ereditato dal nonno la passione per questo genere di ricerche e, cercando le proprie radici, è andato un giorno a Cloz. Lì ha incontrato ovviamente Leopoldina. E’ nato così un sodalizio che ha avuto un’ottimo inizio fatto di corrispondenze, di interrogativi, di discussioni e che prometteva molti frutti. Purtroppo la sorte non è stata favorevole a Peter e la giovane vita è stata spezzata.
Mi chiedo cosa avremmo potuto fare se lui fosse ancora tra noi. Lui che era tanto esperto nel settore da mandare alle stampe un’opera colossale: il Dizionario di tutte le famiglie nobili di Austria e Germania.
Ora qualche notizia organizzativa.
• Cominceremo subito gli interventi previsti per questo pomeriggio.
• Speriamo che questa “FRANK FEST” sia il primo di una serie di incontri. Stiamo infatti pensando ad altre prossime Feste e crediamo che la prossima riunione delle famiglie Franch provenienti da Cloz, debba naturalmente effettuarsi a Cloz.
• Stiamo pensando anche ad un gemellaggio tra le città di Cloz e di Waldmünchen, in Baviera. Ne parleremo più avanti e sarà da costruirlo insieme. Bisognerà innanzitutto stabilire il significato da dare all’iniziativa. Gli interventi di oggi pomeriggio riusciranno già a farci conoscere i termini della questione.
• Vi preghiamo di applicare il vostro cartellino identificativo. Sarà più facile riconoscersi e presentarsi.
• Abbiamo stampato un programma degli interventi. Chi non l’avesse ancora, si affretti a prenderlo.
• Per facilitare i futuri contatti tra di noi, nessuno lasci la festa senza aver riempito la scheda-questionario con i propri dati.
• Cercheremo di allestire nella sala attigua un tavolo di segreteria che potrà fornire tutte le informazioni e dove potrete riempire i questionari.
Speriamo che diventi il luogo delle prossime comunicazioni tra di noi.
• Infine, non dimenticate di scrivere il vostro nome nel libro degli ospiti del castello.
Non c’è altro. Buon lavoro e buon divertimento!
Eine Rede , die keine sein soll in Senftenegg am 2.Juli 2000
Ing. Anton Matyas
Liebe Großfamilienmitglieder aus Italien, Deutschland und Österreich.
Mein Name ist Ing. Anton Matyas und ich bin ein zweifacher Frank- Stämmling, da meine Urgroßväter väterlicher- und mütterlicherseits Brüder waren und Josef (geboren 1846) und Rudolf (geboren 1855) Frank geheißen haben.
Normaler Weise kommen wir als Familie nur mehr bei Begräbnissen in großerer Zahl zusammen.
Daher ist es für mich ein großes Erlebnis, heute zu diesem festlichen Anlaß, soviel Verwandtschaft zu sehen, zu begrüßen und auch kennen zu lrnen.
Zunachst will ich Euch beruhigen, ich will Euch keine Rede halten, sondern nur meine Arbeiten hier in der Großfamilie vorstellen.
Diese sind:
1. Ich habe acht Familien-Bildertafeln gemacht und diese sind an
den Schauwänden befestigt
2. Stelle ich mein Familienbuch vor : Die Tullner Linie ….die Inhaltsangabe ist ebenfalls an den Schauwänden zu sehen …ich kann gegen Kostenersatz 15 Stück davon abgeben…
3. Das Personenblatt…Es ist meine grafie Bitte an Euch dieses auszufüllen und mir wieder zu geben
4. Die Anwesenheitsliste – sie solI Euch erreichbar machen
Damit hoffe ich Euch zur Mitarbeit herausfordem zu können.
Dieses Buch ist elle Familiengeschichteder Tullner Linie-Frank- Matyas.
Beim Familienbuch kann ich mir vorstellen, dass dies für Euch ein Anstoß ist, ähnliches zu schaffen, um elle Gesamtpräsentation unserer Großfamilie in die Wege zu leiten.
Wir wollen unser Wissen über unsere Ahnen weitergeben als Anspom für die Zukunft, wir wollen das Feuer, das unsere Ahnen in uns entfacht haben, weitergeben, aber nicht die Asche des Feuers konservieren.
Eine Person aber will ich heute besonders hervorheben: Unseren OnkelAdolf, geboren 1885 in Tulln, gestorben 1980 in Neulengbach, hat vielen in der Familie geholfen, im Besonderen bei persönlichen Schwierigkeiten z.B. meinem Vater- als er von den Nazis verfolgt, nicht wusste wie er seine Familie ernähren soll; …der Tante Paula als sie, durch ihren Mann verschuldet, in Konkurs geriet, …Onkel Sepp (Petzenkirchen ), als er vor 1938 arbeitslos war und spater nach der Insolvenz seines Geschäftes und Scheidung sowie Betrug seines Masseverwalters in grafie Not geriet- da war unser Onkel Adolf aus Neulengbach zur Stelle und half. Ihm sei immer wieder Dank gesagt.
Weiters präsentiere ich acht Familien –Bildertafeln. Die Tafel 1 wäre ohne die Arbeit unseres Familienforschers, Architekt Paolo Basilici, nicht möglich gewesen- ich kam nur bis Simone de Franch. Diese Bilder deshalb, weil ich bei unserer Jugend feststellte, dass sie besonders an Bildem interessiert ist und dabei erst zu fragen beginnt, wer ist was, wie bin ich mit ihm verwandt, was tat er oder sie usw. Dies ist leicht erklärbar, sind wir doch alle Seh-, Hör- oder motorische Typen und das in uns selbst gemischt. Schon als Kleinkinder konnten wir nicht genug Geschichten hören, Bilder sehen oder in Bilderbüchern blättern.
Von den vorliegenden Geschichten will ich insbesonders auf meine Großmutter hinweisen, die diese mit achtzig Jahren aufWunsch ihres Neffen Dozent Dr. Andreas Frank schrieb ( Seite 45 bis 63).
Etwas will ich hier vorlesen, um zu zeigen wie die Menschen vor mehr als hundert Jabren lebten.
Danke!
TONI FRANK ANSPRACHEN zum “Frank Fest”
Von 1/7/2000
Kleine Geschichte der Glasfirma NACHTMANN
Es spricht Toni Frank:
Herzlich willkommen Euch (Ihnen) allen: Was ich erzählen will, läßt sich ganz einfach ausdrücken -wir sind ja hier in Österreich – “tu felix Austria nube”.
1875 haben 2 Brüder meines Großvaters 2 Nachtmann-Töchter geheiratet. Mein Großvater war der jüngste der Brüder und hat erst später geheiratet; er erbte weniger, konnte aber dafür studieren. Nach dem Studium kehrte er in den bayr. Wald zurück und übernahm die Glasfabrik Nachtmann, da seine Brüder kein Interesse daran hatten. Wegen der schlechten Verkehrsverbindungen übersiedelte er dann nach Neustadt in die Oberpfalz (100 km nordl. von Regensburg) und erzeugte dort mit großem Erfolg Bleikristallglas (1900). 1907 erwarb er die Riedl-Hütte aus Bayern. Vor 2 Wochen haben wir den 550-jahrigen Geburtstag dieser Glashütte gefeiert!
Vor circa 11 Jahren übernahmen wir die Kristallglasfabrik Spiegelau, weiters die Fabrik Frauenau; 1984 bauten wir eine große Fabrik in Weiden.
Vor einigen Jahren erwarben wir auch die berühmte Glasfabrik Rosenthal in Amberg (die Mutter von Philip Rosenthal, Sohn des Besitzers, ist eine geborene Frank). Mein Bruder und ich führen die Geschäfte – er ist Dipl.Ing., der Techniker und ich Verkäufer. Die Firma hat sich sehr gut entwickelt, wir beschäftigen 2200 Mitarbeiter (d.h. inzwischen etwas mehr, da wir letzte Woche eine Fabrik in Amerika gekauft haben!)
Jetzt konnte ich natürlich sagen, wir machen das beste Bleikristall – und wenn Sie dann meinen, Sie möchten lieber Villeroy & Boch oder Rosenthal, so kaufen Sie es nur, es wird alles bei uns produziert!
Als kleine Erinnerung habe ich für alle Teilnehmer ein Magnum-Rotweinglas mit Inschrift “l. Frank Fest, Schloß Senftenegg, 1. und 2. Juli 2000” Toni Frank, Firma Nachtmann, mitgebracht.
(Deutsch) Familientreffen 2000 in Senftenegg
Programma dell’evento:
Sabato 1/7 :
ore 16
• Benvenuto degli organizzatori in italiano e tedesco
Ricordo di Leopoldina Luchi di Cloz che aveva sognato questa festa
Ricordo di Peter Auer F. Frank
• Benvenuto di Margarethe von Frank
in ricordo di Karl Friedrich von Frank
ore 16,30
• Interventi di:
1 Sisinio Franch: Cloz ieri e oggi
2 Hansjörg Schneider: I Frank in Baviera
3 Sindaco di Waldmünchen o suo sostituto: Waldmünchen ieri e oggi
4 Tony Frank (Nachtmann): Ministoria della ditta Nachtmann
• cena
Domenica 2/7 :
ore 9
• Interventi di:
1 Anton Matyas: Da Vielmo a Bartolomeo Franch
2 Joe Frank: Una famiglia di commercianti
3 Uta Frank: La linea baronale viennese
4 Gisela Frank: La componente artistica come costante nella storia Frank
5 Claudia Basilici Frank: La genealogia Frank: una passione, una ricerca, un mosaico, un puzzle.
• Conclusione dei lavori.
• pranzo
• Saluti.
Benvenuto degli organizzatori
Joe Frank
E’ una cosa incredibile e commovente trovarsi qui tutti quanti.
Benvenuti a tutti. Grazie a Karl v. Frank che ci ospita nel suo castello. Un saluto ed un ringraziamento particolare a sua madre, la signora Margarethe v. Frank che, con i suoi quasi 90 anni, rappresenta la persona più anziana di tutta la festa.
I numeri, provvisori per ora, sono questi:
90 persone sono elencate nella mia lista provenienti dall’Austria.
13 persone provengono dall’Italia,
12 persone dalla Baviera.
3 dalla Francia.
In totale siamo 118 persone presenti al castello.
Paolo Basilici
Grazie innanzitutto per aver aderito così numerosi all’invito. Nel bene o nel male mi sento responsabile del fatto che siamo tutti qui.
E’ una grandissima soddisfazione, per noi che l’abbiamo organizzata, dare inizio a questa festa. E’ il coronamento di un sogno a lungo coltivato e caparbiamente inseguito.
Speriamo che questi due giorni di incontri siano per voi fonte di divertimento e fruttuosi di nuove conoscenze. Spero che vi divertiate e spero anche che facciamo cose utili per continuare il lavoro di ricerca sulla storia della famiglia Frank.
Vedo tante facce nuove cui spero di dare un nome più avanti. E’ una sensazione straordinaria!
In questo momento di grande gioia il mio pensiero, e penso non solo il mio, va ad una persona molto speciale che questa sera non c’è e non potrà essere tra di noi. Sto pensando a Leopoldina di Cloz, che noi abbiamo sempre chiamato “de” Franch Luchi. Leopoldina era una persona molto speciale perché, pur nella sua vecchiaia, portata così bene d’altra parte, con quel suo modo di fare che ricordava la Vienna dell’ottocento, lei è riuscita a creare le condizioni per farci innamorare di questa ricerca. Da lei e dalle sue prime pazienti ricerche compiute presso l’archivio parrocchiale di Cloz, è partita la scintilla che ha permesso di realizzare tutto ciò che vedete.
Se questa festa si compie oggi, il merito principale va principalmente a lei. Così anziana com’era, così “démodé” se volete, lei non ha mai mosso un passo fuori da Cloz. Ciononostante è riuscita a convogliare intorno a se tante persone, ad interessarle alla cosa e a proiettarle lontano, a cercare, ad incontrarsi. Oggi lei ci guarda dal cielo e credo che sarà molto contenta di vederci qui.
C’è un’altra persona, anche questa molto speciale, che insieme a Leopoldina mi sento di ricordare. Si tratta di Peter Auer von Frank.
Peter purtroppo è morto in giovanissima età. Egli aveva portato dall’Austria in Italia l’idea di una ricerca sulla genealogia Frank, essendo egli nipote del genealologo Friedrich von Frank, colui che aveva allestito questo castello. Egli aveva ereditato dal nonno la passione per questo genere di ricerche e, cercando le proprie radici, è andato un giorno a Cloz. Lì ha incontrato ovviamente Leopoldina. E’ nato così un sodalizio che ha avuto un’ottimo inizio fatto di corrispondenze, di interrogativi, di discussioni e che prometteva molti frutti. Purtroppo la sorte non è stata favorevole a Peter e la giovane vita è stata spezzata.
Mi chiedo cosa avremmo potuto fare se lui fosse ancora tra noi. Lui che era tanto esperto nel settore da mandare alle stampe un’opera colossale: il Dizionario di tutte le famiglie nobili di Austria e Germania.
Ora qualche notizia organizzativa.
• Cominceremo subito gli interventi previsti per questo pomeriggio.
• Speriamo che questa “FRANK FEST” sia il primo di una serie di incontri. Stiamo infatti pensando ad altre prossime Feste e crediamo che la prossima riunione delle famiglie Franch provenienti da Cloz, debba naturalmente effettuarsi a Cloz.
• Stiamo pensando anche ad un gemellaggio tra le città di Cloz e di Waldmünchen, in Baviera. Ne parleremo più avanti e sarà da costruirlo insieme. Bisognerà innanzitutto stabilire il significato da dare all’iniziativa. Gli interventi di oggi pomeriggio riusciranno già a farci conoscere i termini della questione.
• Vi preghiamo di applicare il vostro cartellino identificativo. Sarà più facile riconoscersi e presentarsi.
• Abbiamo stampato un programma degli interventi. Chi non l’avesse ancora, si affretti a prenderlo.
• Per facilitare i futuri contatti tra di noi, nessuno lasci la festa senza aver riempito la scheda-questionario con i propri dati.
• Cercheremo di allestire nella sala attigua un tavolo di segreteria che potrà fornire tutte le informazioni e dove potrete riempire i questionari.
Speriamo che diventi il luogo delle prossime comunicazioni tra di noi.
• Infine, non dimenticate di scrivere il vostro nome nel libro degli ospiti del castello.
Non c’è altro. Buon lavoro e buon divertimento!
Eine Rede , die keine sein soll in Senftenegg am 2.Juli 2000
Ing. Anton Matyas
Liebe Großfamilienmitglieder aus Italien, Deutschland und Österreich.
Mein Name ist Ing. Anton Matyas und ich bin ein zweifacher Frank- Stämmling, da meine Urgroßväter väterlicher- und mütterlicherseits Brüder waren und Josef (geboren 1846) und Rudolf (geboren 1855) Frank geheißen haben.
Normaler Weise kommen wir als Familie nur mehr bei Begräbnissen in großerer Zahl zusammen.
Daher ist es für mich ein großes Erlebnis, heute zu diesem festlichen Anlaß, soviel Verwandtschaft zu sehen, zu begrüßen und auch kennen zu lrnen.
Zunachst will ich Euch beruhigen, ich will Euch keine Rede halten, sondern nur meine Arbeiten hier in der Großfamilie vorstellen.
Diese sind:
1. Ich habe acht Familien-Bildertafeln gemacht und diese sind an
den Schauwänden befestigt
2. Stelle ich mein Familienbuch vor : Die Tullner Linie ….die Inhaltsangabe ist ebenfalls an den Schauwänden zu sehen …ich kann gegen Kostenersatz 15 Stück davon abgeben…
3. Das Personenblatt…Es ist meine grafie Bitte an Euch dieses auszufüllen und mir wieder zu geben
4. Die Anwesenheitsliste – sie solI Euch erreichbar machen
Damit hoffe ich Euch zur Mitarbeit herausfordem zu können.
Dieses Buch ist elle Familiengeschichte der Tullner Linie-Frank- Matyas.
Beim Familienbuch kann ich mir vorstellen, dass dies für Euch ein Anstoß ist, ähnliches zu schaffen, um elle Gesamtpräsentation unserer Großfamilie in die Wege zu leiten.
Wir wollen unser Wissen über unsere Ahnen weitergeben als Anspom für die Zukunft, wir wollen das Feuer, das unsere Ahnen in uns entfacht haben, weitergeben, aber nicht die Asche des Feuers konservieren.
Eine Person aber will ich heute besonders hervorheben: Unseren Onkel Adolf, geboren 1885 in Tulln, gestorben 1980 in Neulengbach, hat vielen in der Familie geholfen, im Besonderen bei persönlichen Schwierigkeiten z.B. meinem Vater- als er von den Nazis verfolgt, nicht wusste wie er seine Familie ernähren soll; …der Tante Paula als sie, durch ihren Mann verschuldet, in Konkurs geriet, …Onkel Sepp (Petzenkirchen ), als er vor 1938 arbeitslos war und spater nach der Insolvenz seines Geschäftes und Scheidung sowie Betrug seines Masseverwalters in grafie Not geriet- da war unser Onkel Adolf aus Neulengbach zur Stelle und half. Ihm sei immer wieder Dank gesagt.
Weiters präsentiere ich acht Familien –Bildertafeln. Die Tafel 1 wäre ohne die Arbeit unseres Familienforschers, Architekt Paolo Basilici, nicht möglich gewesen- ich kam nur bis Simone de Franch. Diese Bilder deshalb, weil ich bei unserer Jugend feststellte, dass sie besonders an Bildem interessiert ist und dabei erst zu fragen beginnt, wer ist was, wie bin ich mit ihm verwandt, was tat er oder sie usw. Dies ist leicht erklärbar, sind wir doch alle Seh-, Hör- oder motorische Typen und das in uns selbst gemischt. Schon als Kleinkinder konnten wir nicht genug Geschichten hören, Bilder sehen oder in Bilderbüchern blättern.
Von den vorliegenden Geschichten will ich insbesonders auf meine Großmutter hinweisen, die diese mit achtzig Jahren aufWunsch ihres Neffen Dozent Dr. Andreas Frank schrieb ( Seite 45 bis 63).
Etwas will ich hier vorlesen, um zu zeigen wie die Menschen vor mehr als hundert Jabren lebten.
Danke!
TONI FRANK ANSPRACHEN zum “Frank Fest”
Von 1/7 /2000
Kleine Geschichte der Glasfirma NACHTMANN
Es spricht Toni Frank:
Herzlich willkommen Euch (Ihnen) allen: Was ich erzählen will, läßt sich ganz einfach ausdrücken -wir sind ja hier in Österreich – “tu felix Austria nube”.
1875 haben 2 Brüder meines Großvaters 2 Nachtmann-Töchter geheiratet. Mein Großvater war der jüngste der Brüder und hat erst später geheiratet; er erbte weniger, konnte aber dafür studieren. Nach dem Studium kehrte er in den bayr. Wald zurück und übernahm die Glasfabrik Nachtmann, da seine Brüder kein Interesse daran hatten. Wegen der schlechten Verkehrsverbindungen übersiedelte er dann nach Neustadt in die Oberpfalz (100 km nordl. von Regensburg) und erzeugte dort mit großem Erfolg Bleikristallglas (1900). 1907 erwarb er die Riedl-Hütte aus Bayern. Vor 2 Wochen haben wir den 550-jahrigen Geburtstag dieser Glashütte gefeiert!
Vor circa 11 Jahren übernahmen wir die Kristallglasfabrik Spiegelau, weiters die Fabrik Frauenau; 1984 bauten wir eine große Fabrik in Weiden.
Vor einigen Jahren erwarben wir auch die berühmte Glasfabrik Rosenthal in Amberg (die Mutter von Philip Rosenthal, Sohn des Besitzers, ist eine geborene Frank). Mein Bruder und ich führen die Geschäfte – er ist Dipl.Ing., der Techniker und ich Verkäufer. Die Firma hat sich sehr gut entwickelt, wir beschäftigen 2200 Mitarbeiter (d.h. inzwischen etwas mehr, da wir letzte Woche eine Fabrik in Amerika gekauft haben!)
Jetzt konnte ich natürlich sagen, wir machen das beste Bleikristall – und wenn Sie dann meinen, Sie möchten lieber Villeroy & Boch oder Rosenthal, so kaufen Sie es nur, es wird alles bei uns produziert!
Als kleine Erinnerung habe ich für alle Teilnehmer ein Magnum-Rotweinglas mit Inschrift “l. Frank Fest, Schloß Senftenegg, 1. und 2. Juli 2000” Toni Frank, Firma Nachtmann, mitgebracht.
Senftenegg, 1/7 /2000