Linea Rizzot / Linea Baronale Viennese

Sono passati più di due secoli dalle vicende dei Bavaresi che abbiamo visto. Le condizioni di vita a Cloz non sono cambiate più di tanto. L’unica differenza è che adesso inizia una seconda ondata migratoria che vede come destinazione Vienna, la capitale dell’Impero asburgico. I primi partono da Cloz negli ultimissimi anni del 1700 ma più consistente diventa il flusso nei primi anni dell’800.
Le cause scatenanti di questo secondo esodo sono anche da rintracciare nell’occupazione militare del nord Italia in quegli anni da parte delle truppe napoleoniche e nel conseguente rastrellamento dei soggetti validi per le armi.
Ancora una volta saranno i figli maschi a partire, primogeniti o secondogeniti. Si ha notizia di diversi nomi nei vari ceppi Franch di Cloz andati a cercare fortuna nella grande città. La forte tempra di valligiani, unita alla ferrea determinazione, fa si che presto i Franch di Cloz si affermino anche a Vienna. Qui essi esercitano soprattutto la professione di tintori, ma anche fabbricanti o commercianti di seta. Risiedevano tutti nel quartiere di Gumpendorf, nel 6° distretto, dove si trova il fiumiciattolo Wien, affluente del Danubio: l’acqua è infatti indispensabile alle tintorie di tessuti.

Abitavano in case molto modeste, costruite alla svelta e poste alla estrema periferia. Conosciamo i loro indirizzi.
Si è potuto constatare che abitavano vicinissimi, nella stessa strada o nella casa dirimpettaia. C’era una vera e propria chiamata dalla val di Non tra parenti o conoscenti ed una automatica introduzione al mestiere.
A Gumpendorf c’era quasi una “little ltaly” o per meglio dire una colonia di Cloz.

Sarà Joseph Frank, figlio di Giacomo Franch emigrato da Cloz a Vienna intorno al 1797, proprietario di una fabbrica di tessuti di seta con più di duecento operai, che riacquisterà il titolo (nel vero senso della parola poiché pagherà una forte somma di denaro) nel 1828 dalla linea Bavarese.
L’iter burocratico comincia con la ricerca delle proprie radici a Cloz, certificate dall’allora parroco Don De Maffei che stilerà diversi alberi genealogici certificandoli e garantendo così la parentela con i Frank di Waldmünchen, proseguirà con il rintracciare la superstite discendenza della linea bavarese e culminerà infine con l’acquisizione del titolo di barone, legato alla proprietà Döfering. Alcune cronache viennesi narrano del vecchio Joseph Frank che, puntuale come un orologio, andava a lavorare e rincasava nella sua casa di Gumpendorf.
Per completezza di informazione bisognerà ricordare che il re Massimiliano di Baviera abrogò tutti i titoli nobiliari dei Franch nel 1807 quando il Tirolo fu annesso alla Baviera. Successivamente, nel 1818-21, quando il Tirolo ritornò all’Austria i titoli potevano essere richiesti con una petizione, però senza il privilegio della esenzione delle tasse.

Da Joseph v. Frank ha inizio una discendenza baronale che tuttora esiste e che trova un elemento di spicco in Karl Friedrich v. Frank (1894-1975) stimato e conosciuto genealogista, grazie alle cui ricerche si è potuta ricostruire una parte fondamentale di tutta questa storia.
Egli acquistò il castelletto di Senftenegg, nei dintorni di Amstetten, in Austria Inferiore, dove si trasferì insieme alla sua immensa biblioteca e dove tuttora vivono i suoi eredi.
Un parente prossimo di quel Giacomo emigrato a Vienna, di nome Giovanni Giacomo, anche lui partito da Cloz intorno all’anno 1802, anche lui tintore di seta, costituisce il capostipite della famiglia di mia moglie, di cui tralascio la storia per brevità ma che trova quale punto di forza i gemelli Leo e Hans Frank (nati nel 1884), pittori accademici ambedue e bravi paesaggisti nonché incisori ed artefici di bellissimi ex libris.

Esponenti di questa linea “Rizzot” sono tuttora a Cloz e sono rappresentati da Rino Franch, direttore della locale Cassa Rurale Artigiana e dai suoi parenti. Apparteneva anche a questo ramo la cara “zia Leopoldina”, purtroppo mancata nel 1995, ed alla cui irrefrenabile curiosità si deve il mio iniziale interesse alla storia dei Franch.

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